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giovedì 16 novembre 2023

Filtro …Tre…





L'Occhio Interiore e la Percezione della Verità

Nel vasto e complesso tessuto della nostra esistenza, la percezione gioca un ruolo fondamentale. Ogni informazione che riceviamo, ogni esperienza che viviamo, è inevitabilmente elaborata attraverso un "filtro" personale: la nostra storia, le nostre emozioni, le nostre convinzioni. La serie "Filtro" nasce proprio da questa profonda consapevolezza, dall'esigenza di esplorare come ciò che percepiamo sia sempre una versione "filtrata" della realtà, una lente attraverso cui interpretiamo il mondo.

Questo dipinto, in particolare, è un'immersione nell'essenza di questo concetto. La scelta del bianco e nero non è affatto casuale; è una decisione intenzionale per eliminare le distrazioni del colore e concentrarsi sulla forma, sulla texture e sulla profondità intrinseca del messaggio. Nel monocromo, ogni sfumatura di grigio, ogni linea, ogni punto assume un'importanza amplificata, invitando lo spettatore a guardare oltre la superficie, a sentire la vibrazione dell'immagine.

Al centro dell'opera, si staglia una forma che ricorda un occhio, o forse un vortice, una spirale che attira l'attenzione e la trascina verso il suo nucleo. Questa forma circolare e le texture concentriche evocano il processo di elaborazione interiore: come un'informazione, una sensazione, entra nel nostro essere e viene rielaborata, distorta, arricchita o depurata dalle nostre esperienze. È il punto focale dove la realtà esterna incontra la nostra interpretazione soggettiva. Non è un occhio che vede nel senso comune, ma un "occhio interiore", quello della coscienza o dell'anima, che filtra e processa.

Le marcate texture che circondano e compongono questa forma centrale non sono solo un elemento stilistico; sono la rappresentazione visiva dei "rumori", delle interferenze, delle stratificazioni di pensieri ed emozioni che inevitabilmente accompagnano ogni nostra percezione. Sembrano quasi rocce o strati geologici, a simboleggiare la solidità e la sedimentazione delle nostre esperienze che formano il nostro filtro. Ogni scanalatura, ogni ombra, racconta una storia di ciò che è stato assorbito, trattenuto o respinto.

Il mio processo creativo per "Filtro" è stato un'esplorazione del subconscio, un tentativo di dare forma a quel meccanismo intangibile che determina ciò che "vediamo" e come lo "sentiamo". Lascio che le forme emergano quasi spontaneamente, guidate da una sensibilità intuitiva, come se stessi cercando di catturare l'immagine di un pensiero. Il bianco e nero, in questo contesto, enfatizza l'idea di una verità essenziale, purificata, che trascende le apparenze superficiali.

Spero che questa opera vi spinga a riflettere sui vostri stessi "filtri". Come percepite il mondo? Quali sono le lenti attraverso cui guardate le situazioni, le persone, voi stessi? L'arte, per me, è un mezzo per stimolare queste domande, per invitare a una maggiore consapevolezza di sé e del proprio modo di interagire con la realtà. Questo "Filtro" è un promemoria che la verità è spesso un mosaico complesso, e che la nostra personale interpretazione è una parte irrinunciabile e affascinante di quel quadro.


~Mia.

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