Tra Caos Urbano ed Energia Interiore
Passeggiare la sera in una città non è quasi mai un'esperienza tranquilla. È un'immersione in un vortice di stimoli: le luci artificiali che deformano i colori, il nero del cielo che si scontra con il bagliore delle vetrine, il movimento incessante di un mondo che non si ferma.
La mia opera, intitolata "Passeggiare la Sera", non cerca di ritrarre una via o una piazza specifica. Cerca, piuttosto, di dipingere la sensazione stessa di questa esperienza: un dialogo tra l'energia interiore di un individuo e il caos vibrante del paesaggio urbano notturno. Attraverso l'uso di una pittura espressionista e di una tecnica a impasto, ho voluto dare corpo e materia a questo momento.
Al centro della composizione, sulla sinistra, si staglia una figura. Non è un ritratto, ma un'essenza. Il suo corpo è un blocco di giallo primario, un colore che qui non rappresenta la gioia solare, ma un'energia quasi elettrica, una luce personale che si fa strada nel buio. Potrebbe essere la luce di un lampione che si aggrappa alla sua figura, o più probabilmente, la sua stessa forza vitale, un nucleo di calore e individualità che lo rende protagonista della scena.
Su questo giallo vibrante, esplodono macchie di rosso e arancione. Sono il suo cuore pulsante, le sue emozioni, i suoi pensieri. Il rosso è il colore della passione, dell'intensità, forse anche di una certa urgenza. Le due pennellate spesse che si allungano verso il basso non sono semplici gambe: sono il gesto stesso del camminare, un passo deciso su un terreno tutt'altro che stabile.
Il Paesaggio Urbano: Un Vortice di Stimoli
Tutto intorno alla figura, la "sera" prende vita in un caos controllato.
- Il Terreno: Il suolo è un amalgama di grigi, neri e bianchi. Non è un marciapiede liscio, ma una superficie scabra, irregolare, quasi tumultuosa. La pittura spessa e materica suggerisce un asfalto bagnato dalla pioggia, dove le luci si riflettono in modo confuso e frammentario.
- Le Luci e le Ombre: Il resto della tela è una battaglia tra il blu profondo e il nero della notte e altre esplosioni di giallo. Questi gialli non sono fari rassicuranti, ma lampi, bagliori improvvisi di lampioni, vetrine o fari di automobili che lacerano l'oscurità.
- I Colori della Notte: L'inclusione di verdi acidi e tonalità olivastre è una scelta deliberata per rappresentare come la luce artificiale della sera alteri la nostra percezione. Un albero o una siepe non appaiono mai del loro colore naturale sotto un lampione; assumono tinte strane, quasi aliene, contribuendo al senso di un'atmosfera vibrante e talvolta straniante.
La Tecnica che Racconta: Il Potere dell'Impasto
In quest'opera, la tecnica non è secondaria al soggetto, ma è essa stessa parte della narrazione. Ho utilizzato la pittura a impasto, applicando il colore in strati spessi e densi, spesso direttamente dal tubetto o con una spatola.
Questa scelta ha uno scopo preciso:
- Dare Fisicità: La texture tridimensionale rende l'esperienza quasi tattile. Si può quasi sentire la ruvidità del terreno sotto i piedi della figura.
- Esaltare l'Energia: Le pennellate non sono sfumate, ma sono gesti energici, a tratti quasi violenti. Questo trasmette il ritmo frenetico della città, il flusso incessante di energia che attraversa la scena. Le striature sulla destra potrebbero rappresentare la velocità, il movimento sfocato, il rumore visivo della metropoli.
"Passeggiare la Sera" non è la cronaca di una camminata, ma la sua traduzione emotiva. È il racconto della solitudine e allo stesso tempo della vitalità dell'individuo immerso nella folla anonima della città. È il contrasto tra la propria luce interiore, calda e definita, e la frammentazione di un mondo esterno che è affascinante e travolgente allo stesso tempo.
È l'energia di chi, passo dopo passo, non si limita a percorrere la città, ma la assorbe e la riflette, diventando egli stesso una luce in movimento nella notte.