Oltre il Visibile, L'Essenza Fluida dell'Identità
Il concetto di "gender" è oggi più che mai al centro di un dibattito complesso e sfaccettato. Va ben oltre la semplice distinzione biologica, addentrandosi nelle profondità dell'identità personale, della percezione di sé e del modo in cui ognuno si posiziona nel mondo. Con la mia raffigurazione intitolata "Gender", ho cercato di dare forma a questa complessità, esplorando la fluidità e la natura intrinseca di un aspetto così fondamentale dell'essere umano.
A un primo sguardo, il quadro cattura l'attenzione con un elemento centrale scuro, quasi un vuoto o un abisso, circondato da un'aura luminosa e vibrante di blu e azzurro, che sfuma in tonalità più calde e terrose sullo sfondo. Questo nucleo scuro può essere interpretato come il mistero dell'identità, il profondo e intimo sentire di sé che non è immediatamente visibile o definibile dall'esterno. È lo spazio interiore dove l'individuo elabora la propria percezione, spesso al di là delle etichette e delle aspettative sociali.
L'anello di luce, un blu elettrico che si irradia dal centro, suggerisce l'energia e la vitalità di questa identità che cerca di emergere. Non è un contorno netto, ma un'aura che si fonde e si confonde con le pennellate circostanti. Questo evoca la natura dinamica del gender: non è una categoria fissa, ma un'esperienza in continua evoluzione per molti, una scoperta progressiva di ciò che si è e di come ci si sente. Le diverse sfumature di blu e azzurro possono simboleggiare l'ampio spettro delle identità di genere, ciascuna con le sue unicità e le sue sfumature.
Lo sfondo del quadro, con le sue striature orizzontali e verticali in tonalità che vanno dal rosso-arancio al marrone, e poi al grigio e al bianco, crea un contrasto significativo. Queste linee e colori possono rappresentare il mondo esterno, le strutture sociali, le convenzioni e le aspettative che spesso tentano di incasellare l'individuo. La fluidità delle pennellate suggerisce però che anche queste "strutture" non sono rigide, ma possono essere influenzate, attraversate, o persino ridefinite dall'emergere delle identità individuali. È un paesaggio in costante movimento, come il dibattito e la comprensione sociale del gender.
"Gender" è un invito a guardare oltre le apparenze e le categorizzazioni superficiali. Ci spinge a considerare l'identità non come un'etichetta predefinita, ma come un viaggio personale, intimo e spesso invisibile agli occhi degli altri. Il nucleo oscuro al centro non è un vuoto da temere, ma uno spazio sacro di autenticità, protetto e illuminato dalla propria verità interiore.
L'opera celebra la diversità e la complessità dell'esperienza umana. In un mondo che sta imparando a riconoscere e celebrare un numero sempre maggiore di identità, questo quadro si propone come una meditazione visiva sulla bellezza di ciò che è "non-binario" nel senso più ampio del termine – la capacità di esistere al di là delle definizioni prestabilite, di esprimere la propria essenza in modi nuovi e autentici. È un inno alla libertà di essere, alla forza di esistere pienamente nella propria verità, indipendentemente dalle convenzioni. Ci ricorda che l'identità è un'arte in sé, una creazione continua che merita rispetto, comprensione e celebrazione in tutte le sue infinite, meravigliose sfumature.
~Mia.