Pensieri Destinati ad Altre Realtà
Nel vasto universo delle emozioni e dei pensieri umani, esistono interi mondi che rimangono inesplorati, parole mai pronunciate, messaggi che non raggiungono mai il loro destinatario. Il mio schizzo, o forse sarebbe più appropriato dire la mia visione dipinta, intitolata "Sent", nasce proprio da questa profonda riflessione: l'infinito flusso di pensieri destinati ad altre realtà, a persone lontane, a momenti passati o futuri, che poi, alla fine, decidiamo di tenere per noi. È un'opera che cerca di dare forma visibile a ciò che è intangibile, all'energia di un'intenzione che resta sospesa.
L'Ispirazione: Il Volo dei Pensieri Non Detto
L'idea alla base di "Sent" è scaturita dalla consapevolezza di quante volte tratteniamo una parola, un'emozione, un desiderio di comunicazione. C'è un'innata pulsione a connettersi, a esprimere, ma spesso ragioni profonde – la paura del giudizio, la distanza, la convinzione che il messaggio non verrebbe compreso o che non cambierebbe nulla – ci portano a interiorizzare quei flussi. Questi pensieri non spariscono, non si dissolvono nel nulla; essi assumono una propria esistenza, una sorta di "volo" interiore, dirigendosi verso quelle "altre realtà" che sono le nostre proiezioni, i nostri ricordi o i nostri desideri inespressi. "Sent" è il tentativo di visualizzare questa energia, questa tensione tra l'impulso a comunicare e la decisione di trattenere.
Il Linguaggio dei Colori: Un Ponte tra l'Anima e l'Etere
Il quadro è dominato da una palette di rosa intensi, viola profondi e bianchi luminosi, colori che evocano immediatamente un senso di spiritualità, di sogno, ma anche di intimità e vulnerabilità. I rosa vibranti creano un'atmosfera quasi onirica, un cielo carico di emozioni e sentimenti, quasi a voler rappresentare la natura stessa dei pensieri che fluttuano. I viola, con la loro profondità, suggeriscono il mistero e la complessità di queste realtà interiori, mentre i bianchi accendono squarci di luce, quasi a indicare la chiarezza dell'intenzione, pur se inespressa.
Al centro di questa esplosione cromatica, la figura alata emerge con delicatezza, quasi come un messaggero etereo o un angelo silente. La sua forma è definita ma non rigida, suggerendo fluidità e movimento. È l'incarnazione di quei pensieri, di quelle parole non dette, che prendono il volo non verso un destinatario esterno, ma verso un orizzonte interiore, un luogo dove possono esistere liberamente, senza la necessità di essere decifrati o giudicati. La sua postura, quasi in procinto di spiccare il volo o di planare dolcemente, evoca la sospensione, quel momento preciso in cui il messaggio è "inviato" (sent, appunto) ma non ancora ricevuto, o meglio, è stato destinato a un'altra dimensione.
Un Riflesso della Nostra Umanità Silenziosa
Con "Sent", invito l'osservatore a riflettere sulla propria esperienza di comunicazione inespressa. Quante volte abbiamo avuto qualcosa di fondamentale da dire, una verità da condividere, un affetto da manifestare, ma abbiamo scelto il silenzio? Questa opera vuole dare dignità a quei pensieri, a quelle intenzioni "sentite" ma non pronunciate, riconoscendone l'esistenza e la potenza anche nella loro forma più intima e privata.
Nonostante l'apparente solitudine di un messaggio non inviato, c'è una profonda bellezza in questa scelta. A volte, trattenere un pensiero è un atto di protezione, di saggezza, o semplicemente il riconoscimento che alcune cose sono destinate a rimanere tra noi e il nostro mondo interiore. "Sent" è un omaggio a questa complessità dell'animo umano, alla sua capacità di generare mondi di significato anche nel silenzio più profondo. È un'opera che parla della natura effimera ma potente delle nostre intenzioni, e del modo in cui esse continuano a vivere e a risuonare, anche quando non raggiungono le orecchie altrui, trovando la loro realtà nel nostro stesso essere.