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sabato 10 febbraio 2024

Straccio …Quattro…





Il Sipario della Vita e il Caos Scenico

La serie "Straccio" continua a essere un laboratorio per le mie esplorazioni artistiche, un modo per dare voce all'immediatezza e alla forza primordiale della materia. Il quadro che ho intitolato "Straccio... Quattro..." è la quarta opera di questo percorso e rappresenta un'immersione profonda nel concetto di "teatro della vita", quel palcoscenico caotico e vibrante dove ogni giorno si alza un sipario su nuove scene, drammi e commedie.

L'idea centrale di "Straccio... Quattro..." è nata da una riflessione sul palcoscenico dell'esistenza. Vediamo ogni giorno il mondo come un grande teatro dove accadono eventi, si intrecciano destini, si manifestano emozioni intense. Questo quadro vuole catturare il momento in cui il sipario si apre, rivelando la complessità, la bellezza e il disordine della vita che si svolge.

Il "sipario" in alto, con le sue pieghe materiche e i suoi colori freddi (blu e azzurro), suggerisce il momento della rivelazione. Sotto di esso, il "palcoscenico" si anima in un tripudio di colori e forme, un vero e proprio "teatro caotico della vita". Ho voluto esprimere la sensazione di essere contemporaneamente attori e spettatori di questo spettacolo incessante, dove ogni elemento, per quanto piccolo o apparentemente disordinato, contribuisce alla grandiosità della scena.

Anche per "Straccio... Quattro...", l'utilizzo dello straccio come strumento principale è stato fondamentale. Non si tratta solo di applicare il colore, ma di plasmarlo, di modellarlo, di creare rilievi e profondità che evocano le pieghe della realtà. L'acrilico, con la sua versatilità, mi ha permesso di lavorare con spessori diversi, creando aree più dense e altre più sottili, quasi trasparenti.

Il "sipario" nella parte superiore del quadro è stato realizzato con stracci imbevuti di blu e azzurro, manipolati per creare un effetto drappeggiato e quasi tridimensionale. Le pieghe e le ombre create dalla materia stessa danno un'impressione di tessuto pesante, proprio come un sipario teatrale. Ho aggiunto tocchi di bianco per suggerire la luce che si riflette sulle pieghe, accentuando la sensazione di un tessuto vero e proprio.

La parte centrale, il "palcoscenico", è un'esplosione di colori e texture. Qui ho usato stracci di varie dimensioni, imbevuti di rosso, giallo, verde, blu e marrone, applicandoli in modo apparentemente casuale ma studiato. Ogni colore rappresenta un elemento del "caos" della vita:

  • Il Rosso: passione, energia, pericolo, amore.
  • Il Giallo: gioia, speranza, illuminazione, ma anche ansia.
  • Il Blu/Verde: calma, natura, ma anche profondità e mistero.
  • I Toni Terrosi: la concretezza, la base, le radici della vita.

Ho volutamente creato un senso di disordine apparente, con forme irregolari e frammenti di colore che si sovrappongono e si intersecano. Questo riflette la natura imprevedibile e spesso frammentaria della nostra esistenza. L'obiettivo era creare un'opera che fosse vibrante, che "pulsasse" di vita, proprio come un palcoscenico vivo e in fermento.

Nella parte inferiore del quadro, ho lasciato un'area con pennellate più sciolte e colori sparsi, suggerendo il disordine "dietro le quinte" o il "proscenio" su cui il dramma si riversa. Le gocce e le macchie di colore enfatizzano l'energia del momento.

"Straccio... Quattro..." è una metafora visiva della vita come uno spettacolo in continua evoluzione.

  • Il Sipario (blu/azzurro): Rappresenta la rivelazione, l'inizio di un nuovo atto, la soglia tra l'ignoto e la scena che si sta per svelare. Il blu può anche suggerire la calma che precede la tempesta o il mistero che si cela dietro le apparenze.
  • Il Palcoscenico (caos di colori): È la vita stessa, nella sua pienezza e complessità. I colori vivaci e le texture disordinate esprimono la varietà di esperienze, emozioni, eventi e sfide che incontriamo. È il luogo dove si intrecciano destini, gioie e dolori.
  • La Matericità: L'uso dello straccio enfatizza la crudezza e la tangibilità della realtà. Non è un'immagine levigata, ma una rappresentazione autentica, a volte ruvida, della vita.

Il quadro invita l'osservatore a considerare la propria posizione in questo "teatro": siamo attori, spettatori, o entrambi? Siamo consapevoli del sipario che si alza ogni giorno sulla nostra scena personale? È un'opera che celebra la vitalità, l'energia e la bellezza (anche nel caos) dell'esistenza umana, con tutte le sue sfumature.

Realizzare "Straccio... Quattro..." è stato un modo per dare forma visiva a una sensazione che spesso mi accompagna: quella di vivere in un continuo susseguirsi di "atti" e "scene". Spero che, guardando quest'opera, ciascuno possa riconoscere un pezzo del proprio palcoscenico personale, con le sue luci e le sue ombre, i suoi momenti di ordine e i suoi inevitabili istanti di "caos creativo". È un invito ad abbracciare la complessità della vita, a godere dello spettacolo e a recitare la propria parte con passione.


~Mia.

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