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domenica 10 settembre 2023

Riflesso

 
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Tra Luce e Frammenti d'Anima

C'è un momento, nel processo creativo, in cui un'opera smette di essere solo colore e materia e inizia a respirare, a raccontare una storia. Per me, quel momento è arrivato con questo quadro, a cui ho dato il titolo di "Riflesso". Oggi voglio portarvi con me nell'analisi di questo quadro astratto, per esplorare i sentieri di pensiero e le emozioni che si nascondono dietro le sue pennellate dense e frammentate.

Guardando l'opera, la prima sensazione è quella di un'energia quasi turbolenta. Un caos controllato di blu profondi, rossi infuocati e squarci di luce bianca. La tecnica, una pittura materica ottenuta forse con una spatola più che con un pennello, crea una superficie tridimensionale, quasi una scultura su tela che invita non solo a guardare, ma anche a toccare con gli occhi. Ma cosa significa "Riflesso"? Il titolo è la chiave per aprire le porte di questo paesaggio enigmatico.

La lettura più immediata è quella di un paesaggio naturale. Possiamo immaginare una grande roccia scura, o un iceberg, che emerge da un'acqua increspata. I tocchi di colore, simili a puntini di luce, potrebbero essere il riflesso del sole (quel grande cerchio bianco e luminoso in alto a destra) o delle stelle sulla superficie dell'acqua. I rossi e i blu che si scontrano nel cielo e nell'acqua raccontano di un momento preciso della giornata: forse un'alba o un tramonto, quando il cielo si tinge di colori caldi ma l'ombra della sera o della notte (il blu e il nero) è ancora dominante.

È un paesaggio astratto, non una rappresentazione fedele, ma l'essenza di un'emozione provata di fronte alla natura. È il freddo dell'acqua, il calore della luce, il peso della terra.

Ma c'è un secondo, più profondo, livello di lettura. "Riflesso" non è solo un fenomeno ottico, è anche sinonimo di introspezione, di pensiero. E se questo quadro fosse il riflesso di un paesaggio interiore?

In quest'ottica, la grande massa scura e frammentata al centro non è più una roccia, ma il nostro Io. Un Io complesso, fatto di spigoli, di parti luminose e di abissi oscuri, tenuto insieme a fatica ma solido. Le striature di colore che lo attraversano sono le esperienze, le cicatrici, i ricordi. La psicologia del colore qui è fondamentale: il blu rappresenta la parte più riflessiva, malinconica e profonda, mentre il rosso è la passione, la rabbia, l'energia vitale. Queste due forze sono in perenne dialogo, a volte in lotta, come accade dentro ognuno di noi.

Quel sole bianco diventa allora un'idea, un barlume di speranza, un momento di chiarezza che illumina il nostro caos interiore. L'intero quadro diventa una mappa delle nostre emozioni, un'esplorazione che lega indissolubilmente arte e psicologia.

La creazione di "Riflesso" è stata un processo istintivo. Ho iniziato stendendo i blu e i neri, creando una base profonda e scura. Sentivo il bisogno di rappresentare un peso, una densità. Poi, con la spatola, ho iniziato a "ferire" quella superficie, a graffiarla, facendo emergere i rossi da sotto, come se stessi scavando per trovare un'energia nascosta. I piccoli punti di colore, quasi un mosaico, sono arrivati per ultimi, come una pioggia di luce che porta quiete dopo la tempesta.

~Mia.

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