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lunedì 10 aprile 2023

Se sorridessi

Scriverei per te, burlone
raccontando del desiderio
alquanto complesso
di un sorriso imperituro.
Animo giovane, spensierato 
mi solletichi lo stomaco
nel ricordo del bambino
tra il maturare delle stagioni;
dallo schiudere d’ un fiore
in un cuore di farfalle
e dei miei occhi 
oltre ogni confine
rivolti verso te.


Un Amore Oltre Ogni Confine

Ci sono gioie silenziose, quasi segrete, che solo un genitore può comprendere fino in fondo. Una di queste è, senza dubbio, il potere racchiuso nel sorriso di un figlio. Non è solo un movimento di labbra, ma un'esplosione di luce capace di rimettere in ordine il mondo, di scaldare il cuore e di dare un senso a tutto.

Ho cercato di catturare questa sensazione inafferrabile nella mia poesia "se sorridessi", un dialogo interiore dedicato a quel sorriso ineguagliabile che sa essere, allo stesso tempo, fonte di gioia pura e di 

La poesia inizia con una dedica e una dichiarazione d'intenti. Chiamare il proprio figlio "burlone" stabilisce subito un tono di affetto, di complicità, di leggerezza. Ma subito dopo, il sentimento si fa più profondo. L'atto di scrivere diventa una necessità, una risposta a un'emozione travolgente.

E qual è l'oggetto di questa scrittura? Il "desiderio alquanto complesso di un sorriso imperituro". Questa frase è il cuore filosofico della poesia. Un genitore non desidera solo la felicità del figlio nel presente, ma sogna per lui una felicità eterna, un "sorriso imperituro", che non muore mai. È un desiderio "complesso" perché è umanamente impossibile, va contro le leggi del tempo e della vita stessa. Eppure, in questa richiesta impossibile all'universo risiede la misura esatta di un amore incondizionato.

La seconda strofa ci porta in un'altra dimensione: quella del tempo e della memoria. Il sorriso del figlio, oggi, non è un evento isolato. Il suo "animo giovane, spensierato" provoca una reazione fisica, viscerale: "mi solletichi lo stomaco". È la sensazione delle farfalle, un misto di gioia e amore che si agita dentro.

Ma questa sensazione presente si lega indissolubilmente al "ricordo del bambino". Vedendo il figlio oggi, il genitore rivede anche tutte le versioni passate di lui. È qui che la poesia tocca una corda di dolce nostalgia. La frase "tra il maturare delle stagioni" è una metafora meravigliosa per descrivere la crescita, il passare inesorabile del tempo che trasforma un neonato in un bambino e poi in un ragazzo. C'è la gioia di vederlo crescere, ma anche la consapevolezza malinconica che ogni fase della sua infanzia è unica e fugace.

La strofa finale è un'esplosione di immagini potenti che descrivono l'effetto del sorriso sul genitore. Cosa succede dentro, nel momento esatto in cui quel sorriso appare?

  • "dallo schiudere d’ un fiore": Il sorriso è come un bocciolo che si apre. È un evento naturale, perfetto, un piccolo miracolo di bellezza che porta con sé la promessa della primavera, della vita che si rinnova.
  • "in un cuore di farfalle": L'immagine del fiore si collega a quella delle farfalle, creando un ecosistema di gioia pura all'interno del genitore. Il cuore non è più solo un organo, ma un giardino interiore che fiorisce e si popola di leggerezza.
  • "e dei miei occhi oltre ogni confine / rivolti verso te": Questa è la chiusura, la dichiarazione finale. L'amore di un genitore è uno sguardo totalizzante. In quel momento, non esiste nient'altro. I confini del mondo, le preoccupazioni, il rumore di fondo della vita, tutto svanisce. Esiste solo quello sguardo, un faro puntato costantemente sul figlio, un amore che va "oltre ogni confine" geografico, temporale ed emotivo.

"Se sorridessi" è un viaggio intimo nell'amore genitoriale. Racconta come un semplice sorriso possa diventare un evento cosmico, capace di farci scrivere, ricordare, fiorire e guardare al futuro con un amore che non conosce limiti. È la celebrazione di un legame unico, un sentimento che, pur nascendo da un'esperienza personalissima, si rivela profondamente universale.


~mia.





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