Privacy Policy Cookie Policy Termini e Condizioni

sabato 27 novembre 2021

Anime Libere

Siamo anime.

Siamo anime
libere di volare.

Libere di volare
per l' eternità.

Per l' eternità
in un volo intrecciato.

In un volo intrecciato
dalla trama indissolubile.

Il medesimo principio inviolabile
del moto perpetuo
d' un universo del tutto sincrono.



Il Volo Sincrono dell'Esistenza

Esistono legami che trascendono il tempo e lo spazio? Siamo davvero esseri solitari o parte di una trama più grande? La mia poesia "Anime Libere" nasce da queste domande, costruendo, verso dopo verso, una visione dell'esistenza come un volo condiviso, eterno e governato da principi universali. Questa è un'interpretazione di una poesia spirituale, un commento al testo poetico che esplora il concetto di libertà non come isolamento, ma come una danza intrecciata nel cuore di un universo perfettamente sincrono.

L'analisi di questa poesia deve innanzitutto considerare la sua struttura unica, in cui la fine di ogni strofa diventa l'inizio di quella successiva. Questa scelta stilistica non è casuale: essa stessa crea una "trama indissolubile", un flusso di pensiero che guida il lettore in un crescendo logico ed emotivo. Si parte dalla dichiarazione fondamentale, "Siamo anime", che definisce la nostra essenza più pura. Subito dopo, questa poesia sull'anima e la libertà attribuisce a questa essenza la sua qualità primaria: essere "libere di volare", una metafora classica per l'assenza di vincoli terreni. 

Il viaggio concettuale prosegue estendendo questa libertà alla dimensione del tempo, "per l'eternità", trasformandola in una condizione infinita. Il punto di svolta arriva con il verso successivo: questo volo eterno non è solitario, ma "intrecciato". Qui la poesia introduce il tema della connessione tra anime. La vera libertà spirituale non è l'isolamento, ma una profonda e inseparabile unione con altre anime, quasi a suggerire il concetto di anime gemelle o di una coscienza collettiva. Questa unione è sigillata dalla "trama indissolubile", un legame che non può essere spezzato, che appartiene alla natura stessa delle cose. L'ultima strofa compie il balzo finale, portando questa poesia sull'amore eterno dal piano personale a quello cosmico. 

Il legame tra le anime non è un semplice sentimento, ma obbedisce allo stesso "principio inviolabile del moto perpetuo d'un universo del tutto sincrono". In questi versi, la poesia sul destino e l'universo afferma che l'interconnessione tra di noi è una legge fondamentale della natura, non diversa dalla fisica che governa i pianeti. È una visione che riecheggia il principio di sincronicità, dove nulla è casuale e ogni evento, ogni legame, è parte di un ordine perfetto e significativo. 

Il significato della poesia risiede proprio in questa rassicurante e potente rivelazione: il nostro amore, i nostri legami più profondi, non sono incidenti di percorso, ma manifestazioni di una legge universale che orchestra l'esistenza con precisione e scopo.

"Anime Libere" è un inno alla fiducia nell'universo e nei legami che formiamo. Ci guida a vedere la nostra vita non come un volo solitario, ma come una danza eterna e intrecciata con altre anime, parte di una coreografia cosmica perfetta e inviolabile. È la celebrazione della nostra vera natura: non esseri isolati, ma note sincronizzate nella grande sinfonia dell'esistenza.


~mia.

martedì 16 novembre 2021

Autunno

Come una ballerina
su leva una punta
lava
lava
tragica
la vecchia stagione
sospira la novità.



La Danza Malinconica di una Stagione

Anche se ci trovassimo nel pieno di Giugno, pensare all'autunno evoca una nostalgia quasi immediata per i suoi colori e le sue atmosfere. La mia poesia "Autunno" cerca di catturare proprio quello spirito, ma attraverso una lente insolita: non quella delle foglie che cadono, ma della danza. Questo post offre un'interpretazione di questa poesia breve, un commento al testo poetico che esplora il cambiamento delle stagioni non come un semplice ciclo, ma come una performance elegante, malinconica e profondamente significativa.

L'analisi di questa poesia deve necessariamente partire dalla sua immagine centrale, una metafora dell'autunno tanto inaspettata quanto calzante: la stagione è "come una ballerina". Questa scelta di personificazione della natura in poesiaallontana immediatamente dai cliché autunnali e ci proietta in un mondo di eleganza, disciplina e performance. L'atto di sollevarsi "su leva una punta" è l'emblema di un equilibrio perfetto ma precario, un momento di massima grazia che è anche il preludio di un movimento successivo, di un cambiamento. È l'immagine perfetta per l'autunno, una stagione che raggiunge l'apice della sua bellezza cromatica proprio nell'istante in cui si prepara a cedere il passo al declino. 

L'azione che questa ballerina compie è un lavacro insistente, quasi ossessivo: "lava / lava". È un atto di purificazione, un rituale per pulire e rimuovere "la vecchia stagione", l'estate con il suo calore e la sua esuberanza. Ma questo gesto non è gioioso; è definito da un singolo, potentissimo aggettivo: "tragica". Qui la poesia sull'autunno e la malinconia trova il suo cuore. La tragedia non è nella morte, ma nel passaggio stesso. È tragico dover lavare via qualcosa che è stato vivo e splendente, è il senso tragico del tempo che scorre, che ci costringe a dire addio. L'autunno, in questa visione, è un'artista che compie il suo dovere con una grazia infinita ma con una tristezza intrinseca, consapevole della perdita che il suo stesso atto comporta. 

La conclusione della poesia, "sospira la novità", è di una delicatezza sublime. Non c'è un'accoglienza festosa dell'inverno, ma un "sospiro". Un sospiro può contenere tutto: la stanchezza dopo la performance, la malinconia per ciò che è finito, e una sommessa, quasi rassegnata, accettazione di ciò che sta per arrivare. È l'espressione perfetta della bellezza della decadenza: un momento di quiete agrodolce in cui si piange il passato mentre si prende fiato per il futuro. Questa poesia italiana contemporanea riesce a trasformare un fenomeno naturale in un profondo dramma emotivo.

"Autunno" non è solo il ritratto di una stagione, ma una meditazione universale sul cambiamento. Ci insegna a vedere la bellezza non solo nella crescita, ma anche nell'elegante e malinconico atto di lasciare andare. È il racconto di come la natura, come una ballerina tragica, danzi sul punto dell'addio, sospirando per una novità che è, al tempo stesso, fine e promessa.


~mia.

venerdì 5 novembre 2021

Falco

Austero volto mostra fiero priso
dal vento dove solo si libra alto
stanco dell’ altrui dire poi solito
libero di stupirsi fantasioso.

Appar un ghigno serio tal scalfito
affondo nelle gran valli assolate
candide della pilastrica mente
di una vita che anch’ egli ha si vissuto.

Poeta cuor leale prendi sposa
arte non solo nel pensar lirico
ma nella sua più comune essenza.

E nella sua più comune essenza
arte non solo nel pensar lirico
poeta cuor leale prendi sposa.



Lo Sguardo dell'Artista, lo Sguardo del Falco

Il falco è da sempre un simbolo potente di libertà, visione e nobile solitudine. La mia poesia "Falco" prende questa figura archetipica e la trasforma nella metafora dell'artista, per indagare la natura più profonda della creatività e il dovere del poeta. Questo post offre un'interpretazione della poesia, un commento al testo poetico che si addentra nel simbolismo del falco per svelare un messaggio sulla necessità di unire l'ispirazione più alta con l'esperienza più terrena. È una riflessione sulla vocazione artistica e sulla ricerca della verità.

L'analisi di questa poesia inizia con la descrizione di una figura maestosa e piena di contraddizioni. Il falco è un "fiero priso", un prigioniero orgoglioso del vento: questa immagine cattura la perfetta poesia sulla solitudine dell'artista, che è libero nel suo elemento, l'arte, ma al contempo è vincolato alla sua natura, al suo destino solitario. Librandosi "alto", si allontana dal "solito dire" degli altri, dal rumore di fondo del mondo, per conquistare una libertà più preziosa, quella di "stupirsi fantasioso". La sua non è solo una superiorità fisica, ma intellettuale ed immaginativa. Il suo volto non è semplicemente quello di un animale, ma mostra un "ghigno serio tal scalfito", l'espressione di chi ha una comprensione profonda, quasi sofferta, dell'esistenza. 

Questa saggezza non è superficiale, ma "affonda" nelle valli di una "pilastrica mente", una metafora splendida che suggerisce una mente strutturata, forte, quasi un tempio di conoscenza costruito non su teorie astratte, ma su "una vita che anch'egli ha si vissuto". Il falco sa, perché ha vissuto. È a questo punto che il testo rivela la sua natura di ars poetica italiana contemporanea. La poesia si rivolge direttamente al "poeta cuor leale", e il falco diventa il modello a cui aspirare. L'invito è quasi un rito nuziale: "prendi sposa / arte". Ma quale arte? Il cuore del messaggio è qui: un'arte che non sia "solo nel pensar lirico", cioè non solo nell'ispirazione astratta, nell'idea pura, nel volo solitario fine a se stesso. La vera vocazione è sposare l'arte "nella sua più comune essenza". 

Questa poesia sull'arte e la vita chiede al poeta di essere come il falco: capace di volare altissimo, ma con una saggezza che affonda le radici nella vita vissuta, nelle valli assolate e nelle crepe della realtà. Il ruolo del poeta è dunque quello di essere un mediatore tra il cielo dell'immaginazione e la terra dell'esperienza comune. La ripetizione quasi ossessiva, e invertita, dell'ultimo terceto non fa che rafforzare questo patto, questa dichiarazione di intenti, rendendola un mantra, un principio inviolabile per chiunque si definisca "poeta cuor leale".

"Falco" non è la descrizione di un rapace, ma un manifesto sulla missione dell'artista. Ci dice che la vera arte non può accontentarsi di un volo sterile, per quanto alto. Deve avere il coraggio di planare, di guardare nelle valli assolate della vita, e di portare sul proprio volto le tracce di ciò che ha visto e vissuto. È un appello a un'arte autentica, che sposa la realtà per poterla trasfigurare, unendo la visione del falco alla solidità della terra.


~mia.

Random 3

Siamo Davvero Liberi di Scegliere o è Già Tutto Scritto nel Nostro Cervello? Ciao a tutti, appassionati della mente e curiosi dell'unive...