sabato 5 ottobre 2024
Nel Viale degli Scrittori
Giorno “Quattro” (r2)
L'Eco dei Colori che Scorre nel Tempo
Sono entusiasta di condividere con voi la seconda opera della mia serie "Giorni". Se la prima opera che vi ho mostrato ci invitava a immergerci nel dinamismo inarrestabile del tempo, questa nuova creazione offre un'altra prospettiva, un'altra sfumatura di come percepiamo e viviamo il flusso delle nostre giornate.
Osservate attentamente questa immagine. Vedrete che il vortice di colori è ancora presente, ma c'è un elemento nuovo, potente e carico di significato: le gocce di colore che scendono, quasi a voler marcare il passaggio, l'impronta che ogni giorno lascia su di noi e sul mondo.
Un'Impronta Indelebile, Giorno Dopo Giorno
Se la prima opera era un tuffo nel ciclone delle esperienze, questa seconda tela ci porta a riflettere sull'accumulo. Ogni giorno che viviamo, ogni emozione che proviamo, ogni decisione che prendiamo, non svanisce nel nulla. Lascia un segno, un'eco. Le strisce di colore che colano verso il basso simboleggiano proprio questo: l'eredità visiva ed emotiva che si deposita, giorno dopo giorno.
Pensate a come le esperienze si sommano, stratificandosi, formando ciò che siamo. I colori nel cerchio centrale, più vivaci e densi, rappresentano la pienezza e l'intensità del momento presente, il "qui e ora". Ma è da lì che scendono le tracce, come un ricordo, un'influenza che si estende nel tempo, dando profondità e significato al nostro percorso.
L'Arte come Specchio dell'Anima e del Tempo
Questa opera invita a una riflessione più profonda. Non si tratta solo di vivere i "giorni", ma di riconoscerne il peso, la bellezza e la traccia che lasciano. Ci ricorda che siamo il risultato di ogni alba e ogni tramonto che abbiamo visto, di ogni sorriso che abbiamo regalato e di ogni lacrima che abbiamo versato. I colori che colano, così diversi eppure così interconnessi, rappresentano la ricchezza di questa stratificazione.
Invito alla Riflessione
Cosa vi evocano queste gocce di colore che scendono? Vi fanno pensare ai ricordi che si accumulano? Alle esperienze che vi hanno plasmato? Oppure alla bellezza delle piccole cose che, sommate, creano un capolavoro chiamato vita?
Spero che questa nuova "giornata" artistica vi ispiri a osservare con occhi nuovi il modo in cui i vostri giorni si susseguono, lasciando ognuno la sua impronta unica e irripetibile. L'arte, per me, è proprio questo: uno strumento per guardare la realtà con una prospettiva diversa, per sentire emozioni e stimolare pensieri.
Continuate a seguirmi, perché la serie "Giorni" ha ancora molto da raccontare!
venerdì 4 ottobre 2024
Domenica (r2)
Dall'intelligenza artificiale al capolavoro: un giardino futuristico
Il Fiore Digitale: Un Ponte tra l'Anima e l'Intelligenza Artificiale
Ciao a tutti voi, esploratori del digitale e amanti dell'arte!
Oggi voglio condividere con voi un'immagine che, pur nella sua semplicità, racchiude un universo di significato, specialmente in questi tempi di rapida evoluzione tecnologica. Guardate la margherita al centro: un fiore così comune, quasi elementare, eppure inserito in un contesto che suggerisce mondi lontani, fluttuanti, quasi alieni.
Questa immagine, creata con l'AI Immagini 3, è più di una semplice rappresentazione visiva; è un ponte. Un ponte tra il nostro passato, il nostro presente e il nostro futuro, tessendo insieme la natura, la tecnologia e l'essenza della creatività.
Gli Anni 2000: Un'Innocenza Digitale
Provate a tornare indietro con la mente agli anni 2000. Ricordate? Internet stava iniziando a farsi strada nelle nostre case, i primi cellulari prendevano piede e la tecnologia era vista come qualcosa di promettente, ma ancora relativamente semplice. I computer erano strumenti, non entità capaci di "pensare". Era un'epoca di innocenza digitale, dove un'immagine come questa, forse creata con software rudimentali, sarebbe stata considerata quasi futuristica, un simbolo di una grafica appena agli albori. La margherita, con la sua purezza, avrebbe potuto rappresentare la semplicità di quel primo approccio al digitale, un elemento familiare in un mondo in esplorazione.
Il Presente: L'Intelligenza Artificiale al Nostro Fianco
Oggi, siamo immersi in una realtà dove l'Intelligenza Artificiale non è più fantascienza. L'AI è qui, in ogni aspetto delle nostre vite, dai suggerimenti musicali alle auto a guida autonoma, fino alla creazione artistica. Questa immagine è stata generata da un'AI, un'intelligenza capace di elaborare concetti e produrre visioni. Il mondo etereo e quasi cosmico che circonda la margherita simboleggia l'espansione della nostra comprensione e delle nostre capacità grazie all'AI. È un mondo che non è più solo reale o digitale, ma una fusione dei due, un luogo dove la bellezza elementare della natura può coesistere con la complessità del codice e dell'algoritmo.
Il Futuro: Un Giardino dell'Anima nell'Era dell'AI
E il futuro? Cosa ci aspetta? Questa margherita, così vivida e semplice, in un ambiente così enigmatico, ci invita a riflettere. Sarà l'AI a creare nuovi "giardini" dove l'arte e la bellezza fioriranno in modi inimmaginabili? Potrà l'Intelligenza Artificiale aiutarci a riscoprire la purezza e l'essenzialità della vita, anche in un mondo sempre più complesso?
Per me, questa immagine è una metafora. È il fiore della nostra anima, che fiorisce indipendentemente dal contesto tecnologico. È la dimostrazione che, anche nell'era più avanzata dell'AI, la ricerca della bellezza, della semplicità e della connessione con qualcosa di più grande continuerà a essere al centro della nostra esperienza umana.
Un'Opera d'Arte che Parla di Noi
Questa immagine è stata creata per indicare l'utilità dell'AI Immagini 3, ma credo vada ben oltre la mera dimostrazione tecnologica. È un invito a contemplare come la tecnologia, pur trasformando il mondo intorno a noi, possa anche aiutarci a vedere la bellezza e la semplicità in modi nuovi e sorprendenti.
Questa immagine è stata creata con l’ IA Imagen 3 proprio per indicarne l’ utilità
domenica 22 settembre 2024
La malinconia del commiato
venerdì 23 agosto 2024
Un duo vincente per realizzare i tuoi sogni artistici?
- Generatore di idee: L'AI può aiutarti a superare i blocchi creativi, fornendoti spunti e suggerimenti inaspettati.
- Strumento versatile: Dall'ideazione di storie alla creazione di immagini, l'AI può essere utilizzata per una vasta gamma di attività artistiche.
- Risparmio di tempo: Automatizzando alcune attività ripetitive, l'AI ti permette di concentrarti sugli aspetti più creativi del tuo lavoro.
- Accessibilità: Grazie all'AI, chiunque può creare contenuti di qualità professionale senza dover investire in attrezzature costose o software complessi.
- Mancanza di originalità: L'AI si basa sui dati che ha a disposizione, quindi i risultati possono essere a volte ripetitivi o poco originali.
- Dipendenza tecnologica: Un'eccessiva dipendenza dall'AI può limitare la tua creatività e la tua capacità di pensare in modo autonomo.
- Questioni etiche: L'utilizzo dell'AI solleva questioni importanti sulla proprietà intellettuale e sull'originalità delle opere d'arte.
- Chi è l'autore? Se un'AI genera un'opera d'arte, chi ne è l'autore? L'algoritmo, il programmatore, o l'utente che ha fornito i prompt iniziali?
- Copie o nuove creazioni? Molte AI sono addestrate su vasti dataset di opere esistenti. Le opere generate possono essere considerate come semplici ricombinazioni di elementi preesistenti o come nuove creazioni?
- Plagio digitale: Come si può definire il plagio in un contesto in cui l'AI può generare opere simili a quelle di artisti esistenti?
Autenticità:
- Arte o simulacro? Le opere generate dall'AI sono autentiche opere d'arte o semplici simulacri?
- Emozione e intenzionalità: Le opere create dall'AI possono trasmettere le stesse emozioni e intenzionalità di quelle create da un essere umano?
- Valore artistico: Come si può valutare il valore artistico di un'opera generata dall'AI? Quali criteri dobbiamo utilizzare?
Ruolo dell'artista umano:
- Collaborazione o sostituzione? L'AI è un collaboratore o un sostituto dell'artista umano?
- Nuove competenze: Quali nuove competenze devono acquisire gli artisti per lavorare efficacemente con l'AI?
- Creatività e umanità: L'AI può sostituire la creatività e l'umanità dell'artista? O può invece amplificarle?
Altre questioni:
- Proprietà intellettuale: Chi detiene i diritti d'autore su un'opera generata dall'AI?
- Impatto sul mercato dell'arte: Come l'AI influenzerà il mercato dell'arte tradizionale e il valore delle opere d'arte?
- Impatto sociale: Quali sono le implicazioni sociali dell'utilizzo dell'AI nell'arte?
martedì 20 agosto 2024
Scatti d'ispirazione: Quando la fotografia diventa arte
- Diversità etnica e culturale: I fotografi di strada, con le loro lenti, hanno immortalato le sfumature culturali che arricchiscono le nostre città. Hanno catturato ritratti spontanei di persone provenienti da ogni angolo del mondo,mostrando la bellezza della multiculturalità e sfidando i pregiudizi razziali. Grazie a loro, abbiamo potuto vedere come le diverse culture si intrecciano e si arricchiscono a vicenda, creando un mosaico di identità che caratterizza le nostre società contemporanee.
- Diversità di genere e orientamento sessuale: La street photography ha svolto un ruolo cruciale anche nella rappresentazione delle diversità di genere e orientamento sessuale. Molti fotografi hanno scelto di focalizzare la loro attenzione su questi temi, offrendo un'immagine più inclusiva e rispettosa della realtà. Le loro fotografie hanno contribuito a normalizzare rappresentazioni alternative di genere e a sfidare gli stereotipi legati all'identità sessuale.
- Diversità sociale: La street photography ha inoltre indagato le disuguaglianze sociali, mostrando le condizioni di vita di coloro che vivono ai margini della società. I fotografi di strada hanno documentato la povertà, l'emarginazione, le proteste sociali, offrendo un punto di vista privilegiato sulle dinamiche di potere e sulle contraddizioni del nostro tempo.
domenica 18 agosto 2024
Pixel e Pennelli: L'Astrattismo nell'Era Digitale
- Le forme sono morbide e fluide, con pennellate ampie e gestuali. Gli alberi sono rappresentati in modo stilizzato, con rami che si allungano verso il cielo. La linea dell'orizzonte è bassa, creando un senso di profondità.
- La tavolozza è ricca e vibrante, con un contrasto evidente tra i toni caldi del rosa e dell'arancione, che dominano la parte superiore del quadro, e i toni freddi del verde e del viola, presenti nella parte inferiore. Il giallo brillante degli alberi crea un punto focale e aggiunge un tocco di luminosità.
- La composizione è asimmetrica, con gli alberi che occupano la maggior parte dello spazio a sinistra. Questo crea un senso di equilibrio precario e dinamismo.
- La texture è molto evidente, grazie all'uso di una pittura densa e pastosa. Le pennellate sono visibili e contribuiscono a creare un senso di movimento e vitalità.
- L'arte, da sempre, ha avuto il potere di suscitare emozioni profonde e complesse negli spettatori. Tuttavia, il modo in cui l'arte analogica e quella digitale interagiscono con i nostri sensi e le nostre emozioni presenta delle differenze sostanziali.
- L'arte analogica, e in particolare la pittura, si rivolge a tutti i nostri sensi. La texture della tela, il profumo dei colori, il peso della cornice: sono tutti elementi che contribuiscono a creare un'esperienza multisensoriale unica. La luce che si riflette sulla superficie del quadro, le ombre che si muovono a seconda dell'angolazione, la percezione della profondità:sono tutti fattori che rendono l'opera d'arte un oggetto vivo e pulsante. La pittura, in particolare, ha la capacità di evocare emozioni profonde e complesse. Il colore, la forma, la composizione:sono tutti elementi che possono suscitare sensazioni di gioia, tristezza, paura, speranza. L'osservatore è invitato a immergersi nell'opera, a perdersi nei dettagli e a lasciarsi trasportare dalla sua magia.
- L'arte digitale, al contrario, si rivolge principalmente al senso della vista. Le immagini digitali sono perfette, nitide, e possono essere manipolate all'infinito. Tuttavia, questa perfezione può a volte risultare fredda e distaccata. L'interattività è un altro elemento caratteristico dell'arte digitale: l'osservatore può zoomare, ruotare, e interagire con l'opera in modi impensabili fino a pochi anni fa. L'emozione suscitata dall'arte digitale è spesso legata alla sorpresa, alla novità, alla curiosità. L'osservatore è invitato a esplorare l'opera, a scoprirne i meccanismi e a partecipare alla sua creazione.
- Un altro aspetto importante da considerare è la percezione del tempo. L'arte analogica è legata al tempo: l'opera invecchia, si modifica, e porta con sé le tracce del tempo trascorso. Questo la rende un testimone del passato e un punto di riferimento per le generazioni future. L'arte digitale, al contrario, è spesso associata all'idea di istantaneità e di impermanenza. Le immagini digitali possono essere facilmente modificate, cancellate o duplicate. Questo può creare un senso di precarietà e di instabilità.
- In un'epoca dominata dalla riproduzione e dalla manipolazione delle immagini, l'autenticità è diventata una questione centrale nell'arte contemporanea. L'arte analogica, con la sua materialità e la sua unicità, rappresenta un punto di riferimento importante per affermare il valore dell'originalità e dell'autenticità.
L'arte analogica e quella digitale offrono entrambe esperienze estetiche uniche e coinvolgenti. La scelta tra l'una e l'altra dipende dai gusti personali e dalle emozioni che si vogliono suscitare. Tuttavia, è importante riconoscere il valore di entrambe le forme d'arte e di esplorare le possibili sinergie tra di esse.
Approdiamo così in un punto fondamentale e conclusivo della visione artistica, quindi:
L'arte come terapia: un ponte verso il benessere
L'arte, in tutte le sue forme, è da sempre stata considerata un potente strumento di espressione e comunicazione. Ma oltre a essere un mezzo per esprimere se stessi, l'arte può anche diventare un veicolo per il benessere psicologico.
Il processo creativo, sia esso la pittura, la scultura, la musica o la danza, richiede un'immersione profonda nel proprio mondo interiore. Attraverso l'arte, è possibile esplorare le proprie emozioni, i propri pensieri e le proprie paure in modo non giudicante. Questo processo può essere particolarmente utile per le persone che hanno difficoltà a esprimere verbalmente ciò che provano.
I benefici dell'arte-terapia:
- Riduzione dello stress: Il processo creativo è un'attività altamente coinvolgente che permette di distrarre la mente dai pensieri negativi e di ridurre lo stress.
- Aumento dell'autostima: Creare qualcosa di bello e originale aumenta l'autostima e la fiducia in se stessi.
- Miglioramento delle capacità comunicative: L'arte può essere utilizzata come strumento per comunicare emozioni e pensieri che altrimenti sarebbero difficili da esprimere.
- Sviluppo della creatività: Il processo creativo stimola l'immaginazione e la capacità di risolvere i problemi.
- Favorisce la consapevolezza di sé: L'arte può aiutare a esplorare i propri bisogni e le proprie aspirazioni,favorendo una maggiore consapevolezza di sé.
L'arte tra individuo e società:
L'arte può anche essere uno strumento per creare connessioni sociali e per promuovere il dialogo. Attraverso essa, è possibile condividere le proprie esperienze, i propri valori e le proprie visioni del mondo. L'arte-terapia di gruppo, ad esempio, può essere un modo efficace per affrontare temi delicati e per costruire relazioni significative.
In conclusione, l'arte, sia essa analogica o digitale, ha il potere di trasformare la nostra vita. Attraverso l'espressione artistica, possiamo migliorare il nostro benessere psicologico, sviluppare le nostre capacità creative e costruire relazioni più significative con gli altri. Un dono prezioso che possiamo utilizzare per dare un senso alla nostra vita e per creare un mondo più bello e più umano.
( per generare questo articolo è stato utilizzato l'ausilio dell' IA Gemini, con un uso consapevole e soprattutto umano )
~Mia.
venerdì 9 agosto 2024
Antitesi: Nel cuore del caos_la creatività come rifugio
L'Artista come Ponte tra Mondi
( per generare questo articolo è stato utilizzato l'ausilio dell' IA Gemini, con un uso consapevole e soprattutto umano )
~Mia.
domenica 23 giugno 2024
Nostalgia
L'Eco dell'Estate nell'Arte: Tra Nostalgia e Rivelazione
L'estate, con le sue giornate infinite e la luce dorata, è da sempre una musa inesauribile per gli artisti. Non è solo la stagione del riposo, ma un periodo intriso di significati profondi: la maturità della natura, la spensieratezza dell'infanzia, e quel sottile velo di malinconia che accompagna la consapevolezza che ogni ciclo ha una fine. La mia poesia "Nostalgia" tenta di catturare proprio questa essenza: "Albeggiando una stagione più saggia, / del rumore dei pini / il cicalio di un’estate bruna / e gli schizzi d’acqua dei bambini / d’un mare che si rivela ancora / in grado di giocare." Questi versi, seppur brevi, racchiudono l'idea di un'estate che, pur nella sua maturità e nel suo passaggio verso una "stagione più saggia", conserva la capacità di sorprendere e di connettersi con la gioia primordiale del gioco.
Ma come si manifesta questa nostalgia estiva, questa capacità di rivelazione e gioco, nelle opere d'arte che hanno attraversato i secoli? Pensiamo ai paesaggi impressionisti, dove la luce estiva viene frammentata in pennellate vibranti, catturando l'effimero istante di un pomeriggio al sole. Monet, con le sue serie di covoni o le ninfee, non dipingeva solo la natura, ma la percezione sensoriale di essa sotto una luce specifica, evocando la sensazione di un'aria calda e vibrante. In quelle opere, non c'è solo una rappresentazione fedele, ma un'interpretazione emotiva dell'estate, un invito a immergersi nella sua atmosfera quasi tattile.
Andando oltre la mera rappresentazione paesaggistica, l'estate spesso è diventata un simbolo di innocenza e libertà. I dipinti che ritraggono bambini che giocano in riva al mare o in campi fioriti non sono solo scene idilliache, ma veri e propri inni alla spensieratezza. L'immagine degli "schizzi d'acqua dei bambini" nella mia poesia richiama esattamente questa iconografia. È un momento di pura gioia, dove l'acqua diventa un complice nel divertimento, e il mare non è solo un elemento naturale, ma quasi un'entità vivente, "in grado di giocare". Questa personificazione del mare suggerisce una connessione profonda tra l'uomo e la natura, dove entrambi condividono un'energia vitale e una capacità di rinnovamento.
L'idea di un' "estate bruna" può evocare diverse sfumature. Potrebbe riferirsi alla pigmentazione della terra bruciata dal sole intenso, tipica delle regioni mediterranee alla fine della stagione calda, o al colore delle pigne mature cadute dai pini, il cui "rumore" – forse il fruscio delle foglie o il canto delle cicale – diventa la colonna sonora di quei giorni. Questa "brunitura" può anche alludere a un senso di maturità, di esperienza accumulata, che si sovrappone alla vivacità dei ricordi d'infanzia. È la nostalgia non solo di un tempo che è stato, ma anche della consapevolezza che quel tempo ha plasmato chi siamo.
Nell'arte moderna e contemporanea, la nostalgia per l'estate assume forme più complesse. Non è più solo l'idealizzazione di un paesaggio, ma può diventare un'indagine sulla memoria, sulla perdita o sul desiderio di un ritorno a stati d'animo passati. Alcuni artisti utilizzano l'immagine dell'estate per esplorare temi di isolamento o alienazione, contrapponendo la luce accecante a un senso di vuoto interiore. Altri ancora usano le icone estive per commentare la società dei consumi, la superficialità delle vacanze o la commercializzazione del piacere.
Tuttavia, il filo conduttore che lega tutte queste rappresentazioni è l'eco persistente di un'emozione profonda. Che si tratti del "cicalio" incessante, del "rumore dei pini" che sussurra storie antiche, o del fragore giocoso delle onde, l'estate continua a risuonare nelle nostre menti e nei nostri cuori. L'arte ci offre un ponte per attraversare il tempo e rivivere queste sensazioni, permettendoci di trovare una "stagione più saggia" anche nei ricordi più vividi, e di riconoscere che la capacità di "giocare" – di essere spensierati e aperti alle meraviglie del mondo – è un dono che non dovrebbe mai svanire. È proprio in questa rivelazione continua, in questo eterno ritorno delle sensazioni estive, che l'arte trova la sua forza più duratura.
sabato 15 giugno 2024
Montagne
Le Vette dell'Anima
Le montagne hanno da sempre esercitato un fascino quasi magnetico sull'animo umano. Non sono semplici formazioni geologiche, ma colossi silenziosi che incarnano sfida, mistero, e una bellezza spesso inaccessibile. La mia poesia "Montagne" tenta di catturare questa essenza attraverso l'immagine di un "cantastorie / preso dalle proprie acrobazie / sbattendo le ali in cima al mondo." Questa figura enigmatica, sospesa tra il cielo e la terra, simboleggia l'artista stesso, o forse l'essere umano in cerca di ispirazione, che trova sulle vette più alte il palcoscenico ideale per esprimere la propria essenza e le proprie "storie".
Nel corso della storia dell'arte, le montagne sono state rappresentate in modi molto diversi, riflettendo le sensibilità e le visioni del mondo di ogni epoca. Nell'antichità, spesso incutevano timore e rispetto, considerate dimore di divinità o luoghi inospitali, selvaggi e inaccessibili. Non a caso, le prime raffigurazioni non le idealizzavano, ma le mostravano come barriere naturali, maestose ma minacciose. La loro imponenza rifletteva l'idea di una natura indomita, al di là del controllo umano.
Con l'avvento del Romanticismo, la percezione delle montagne cambiò radicalmente. Esse divennero il simbolo del Sublime, un concetto estetico che evocava un senso di grandezza, stupore e persino terrore reverenziale di fronte alla potenza della natura. Artisti come Caspar David Friedrich ne sono un esempio lampante. Il suo celebre dipinto "Il Viandante sul Mare di Nebbia" non è solo un paesaggio, ma un'esplorazione filosofica. Il viandante, solitario e contemplativo di fronte a un'immensa distesa montuosa e nebbiosa, incarna la ricerca spirituale e la sensazione di piccolezza dell'uomo di fronte all'infinito. È lì che il "cantastorie" della mia poesia trova la sua risonanza più forte: l'individuo che si spinge ai limiti della propria esperienza, "in cima al mondo", non solo per conquistare, ma per assorbire e poi narrare la grandezza che lo circonda. Le "acrobazie" non sono solo fisiche, ma anche intellettuali e spirituali.
Nel XIX e XX secolo, con l'avanzare dell'alpinismo e l'accresciuto interesse per le terre selvagge, le montagne divennero anche icone di sfida, avventura e conquista. Pittori come Giovanni Segantini, con le sue Alpi innevate e la luce intensa, catturavano non solo la bellezza mozzafiato, ma anche la dura realtà della vita alpina e la resilienza dell'essere umano in ambienti estremi. Le montagne non erano più solo sfondo, ma protagoniste attive, custodi di storie di fatica e trionfo. L'atto di "sbattere le ali" del mio cantastorie può essere letto come l'espressione di questa lotta e liberazione, il culmine di un'impresa ardita.
Nel contesto contemporaneo, le montagne nell'arte continuano a essere un terreno fertile per l'espressione. Alcuni artisti le usano per riflettere sui cambiamenti climatici, dipingendo ghiacciai che si sciolgono o paesaggi alterati dall'intervento umano, trasformando il sublime in un monito. Altri le esplorano come luoghi di isolamento e introspezione, spazi dove il rumore del mondo si attenua e l'individuo può connettersi con il proprio io più profondo. Si pensi alle installazioni site-specific che utilizzano la morfologia delle vette come parte integrante dell'opera, o alle fotografie che ne catturano la desolazione maestosa.
Il "cantastorie" della mia poesia, con le sue "acrobazie" e le ali che battono "in cima al mondo", rappresenta l'artista che, come l'alpinista, si spinge oltre i limiti convenzionali per creare e condividere la propria visione. Le montagne sono il loro studio a cielo aperto, un luogo di ispirazione dove le storie prendono forma, nate dalla grandezza del paesaggio e dall'eco del silenzio. Esse ci ricordano che l'arte, come la natura, è un'incessante fonte di meraviglia e un invito a esplorare i confini della nostra percezione. È proprio sulle vette più alte, siano esse fisiche o metaforiche, che l'anima trova la sua voce più autentica e il suo canto più libero.
Random 3
Siamo Davvero Liberi di Scegliere o è Già Tutto Scritto nel Nostro Cervello? Ciao a tutti, appassionati della mente e curiosi dell'unive...

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Un’ altra notte giunge nuovamente al cospetto del chiacchiericcio della gente del posto. Un cielo gremito di stelle s’ oppone col suo silenz...
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