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venerdì 2 febbraio 2024

Straccio …Tre…





Il Ciclo delle Quattro Stagioni tra Materia e Colore

Il quadro che presento oggi, intitolato "Straccio... Tre...", è la terza opera di questa serie e rappresenta un omaggio al ciclo incessante della natura, un'interpretazione visiva delle quattro stagioni attraverso la matericità e la forza del colore.

L'idea per "Straccio... Tre..." è scaturita dalla mia fascinazione per il ritmo inarrestabile della natura e per i cambiamenti che ogni stagione porta con sé. Non si tratta solo di variazioni climatiche, ma di un ciclo profondo che influenza la vita, le emozioni e il paesaggio. Ho voluto catturare l'essenza di primavera, estate, autunno e inverno, non attraverso rappresentazioni figurative tradizionali, ma evocando le loro energie intrinseche attraverso la texture e il colore.

La scelta di continuare a lavorare con lo "straccio" per questa interpretazione è stata fondamentale. Lo straccio, con la sua capacità di assorbire, piegarsi, e lasciare impronte irregolari, si presta perfettamente a rappresentare la natura organica e a volte imprevedibile del mondo naturale. Le pieghe e le sovrapposizioni create dalla stoffa stessa suggeriscono le stratificazioni del tempo e le molteplici sfumature di ogni periodo dell'anno.

Per realizzare "Straccio... Tre...", ho utilizzato acrilici, lavorando per strati e con un'applicazione molto materica del colore, tipica della serie. Il processo è stato intuitivo, lasciando che la forma dello straccio e il mio gesto guidassero l'espressione di ogni stagione.

Il quadro è diviso idealmente in due sezioni principali, sebbene i colori e le texture si fondano e si mescolino, a testimonianza della continuità del ciclo. Nella parte superiore, ho voluto rappresentare le stagioni più "vive" e dinamiche:

  • Il Giallo vibrante nella parte superiore sinistra evoca la Primavera: la rinascita, la fioritura, l'energia solare che risveglia il mondo. Le texture leggere e quasi trasparenti suggeriscono la freschezza e la delicatezza dei nuovi germogli.
  • Il Rosso intenso e profondo nella parte superiore destra richiama l'Estate: il calore ardente, la pienezza, la passione e la vitalità al loro apice. Le pieghe più spesse e le sfumature scure aggiungono profondità e una certa robustezza.
  • Il Blu/Verde petrolio (al centro-alto) si posiziona come un elemento di transizione o un richiamo a momenti di frescura e mistero, forse la profondità delle notti estive o la pioggia primaverile.

Nella parte inferiore del quadro, l'atmosfera cambia, suggerendo le stagioni più "introspezive" e mature:

  • I toni del marrone, dell'arancione e del rosso smorzato, che si mescolano nella parte inferiore del dipinto, rappresentano l'Autunno: il foliage, il declino della natura ma anche la ricchezza dei raccolti, la malinconia e la preparazione al riposo. Qui le macchie e le striature evocano le foglie cadute e la terra umida.
  • I tocchi di bianco e blu più freddi che si intravedono, soprattutto tra le pieghe del sipario superiore e nella parte più bassa, pur non essendo dominanti, accennano all'Inverno: il freddo, il riposo, la neve e la quiete.

Le intersezioni delle forme create dallo straccio e le diverse applicazioni cromatiche generano un dinamismo visivo che impedisce all'opera di essere statica. È un'esplosione controllata di materia e colore che simboleggia il perpetuo movimento del tempo.

"Straccio... Tre..." è una celebrazione del tempo che scorre e della sua influenza su ogni cosa.

  • Le Quattro Sezioni Implicite: Il quadro, pur non avendo divisioni nette, suggerisce la presenza delle quattro stagioni attraverso la predominanza dei colori e delle texture in aree specifiche, ma anche la loro interconnessione.
  • La Matericità: L'uso dello straccio non solo crea texture uniche, ma sottolinea la natura tangibile e "vissuta" del tempo e dei cambiamenti. Le pieghe rappresentano la stratificazione delle esperienze, i "segni" lasciati dal passare delle stagioni.
  • Il Ciclo: L'opera, nella sua composizione complessiva, evoca l'idea di un ciclo continuo, senza inizio né fine, dove una stagione sfocia nell'altra, proprio come i colori si fondono sulla tela. È un promemoria della ciclicità della vita, della morte e della rinascita.

Il quadro invita l'osservatore a riflettere sul proprio rapporto con il tempo e con i cicli naturali. Quale stagione risuona di più con il proprio stato d'animo attuale? Come le stagioni influenzano le nostre emozioni e le nostre percezioni?

Creare "Straccio... Tre..." è stato un atto di connessione con la natura e con i suoi ritmi. Mi ha permesso di tradurre in arte non solo ciò che vedo nel mondo esterno, ma anche come le stagioni si manifestano nel mio paesaggio interiore. Spero che quest'opera possa evocare in voi la bellezza e la potenza del ciclo vitale, e che vi ricordi come, anche noi, siamo parte integrante di questo magnifico divenire.


~Mia.

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